






















MOTIVAZIONE
Scrittore, sceneggiatore e regista, capace di creare un ponte tra realtà ed immaginazione, con una speciale attenzione, precisa ed equilibrata, nei confronti del cinema impegnato. Rispettato e applaudito anche come regista lirico.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Roberto Andò è nato a Palermo nel 1959. Dopo aver
seguito studi filosofici, giovanissimo, collabora
come assistente alla regia con Francesco Rosi e Federico
Fellini, e, in seguito, con Michael Cimino e
Francis Ford Coppola. Decisivo è l’incontro con Leonardo
Sciascia, con cui stringerà legami di profonda
amicizia, e che lo avvierà alla scrittura.
Le sue regie per il teatro, l’opera e il cinema, lo hanno
reso noto al pubblico italiano e internazionale.
Importante il suo sodalizio con Harold Pinter di
cui metterà in scena Anniversario, La stanza, e Vecchi
tempi, prima versione italiana autorizzata dal
grande drammaturgo dopo la contestata regia del
1972 di Luchino Visconti. A Pinter è rivolto anche
un film-ritratto, presentato alla Mostra del Cinema
di Venezia, che chiude un trittico dedicato ai suoi
maestri: Memory Loss, sul regista Robert Wilson,
Il cineasta e il labirinto, una conversazione con Francesco
Rosi, Vivere è difendere la forma, sul compositore
viennese Anton Webern.
Tra i suoi spettacoli di prosa sono da ricordare quelli
creati in sodalizio con Moni Ovadia, Diario ironico
dall’esilio, Il caso Kafka, Le storie di Keuner da
Bertoldt Brecht, Shylock, ovvero il Mercante di Venezia
in prova, da William Shakespeare, e le installazioni-
spettacolo Natura morta per i diritti umani,
da testi di Umberto Eco, Paul Auster, Jean Baudrillard
e Proprio come se nulla fosse avvenuto, da
Anna Maria Ortese.
Tra le sue regie d’opera sono da ricordare Norma
di Vincenzo Bellini, Le Martyre de Saint Sebastien
di Debussy, Il sopravvissuto di Varsavia di Arnold
Schoenberg (Harvey Keitel voce recitante), La madre
invita a comer di Luis De Pablo (Biennale di Venezia),
Il Flauto Magico di Mozart, L’olandese volante
di Richard Wagner.
Tra i suoi film di maggior rilievo: Diario senza date,
Il manoscritto del principe, Sotto falso nome,
Viaggio segreto, Viva la libertà, Le Confessioni. Il suo
primo romanzo, Il trono vuoto, edito da Bompiani,
ha vinto il premio Campiello Opera Prima.
MOTIVAZIONE
Una giovane promessa del cinema italiano, con doti ampiamente riconosciute dalla critica nel 2015 per Abbraccialo per me.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Moisè Curia si trasferisce a Roma all’età di 18 anni
per inseguire il suo sogno di diventare attore e si
diploma presso l’accademia EUTECHA. Subito
dopo, Moisè entra al Centro Sperimentale di Cinematografia
e dopo varie esperienze teatrali debutta
in televisione con la miniserie: Non è mai troppo
tardi, per la regia di Giacomo Campiotti.
Nello stesso anno Moisè debutta sul grande schermo
nel film La buca di Daniele Ciprì ed entra anche
nel cast della fortunatissima serie tv Braccialetti
Rossi in cui interpreta Ruggero, ruolo che vedremo
anche nella stagione 2 e 3.
La carriera cinematografica continua interpretando
il ruolo di Panfilo nel film Maraviglioso Boccaccio
per la regia dei fratelli Taviani, e ne La nostra
quarantena, regia di Peter Marcias accanto a
Francesca Neri. A Venezia 72 Moisè riceve la menzione
speciale al Premio Kineo Giovani Rivelazioni.
Nell’aprile del 2016 vediamo Moisè ritornare sul
grande schermo come protagonista del nuovo
film di Vittorio Sindoni Abbraccialo per me, film che
gli vale il Premio Biraghi durante i Nastri d’Argento
2016.
MOTIVAZIONE
Laureata in “Storia e critica del cinema” debutta come giornalista negli anni ’80 collaborando alle pagine di cultura e spettacolo di quotidiani prima di approdare alla direzione di CIAK. Presidente della Fondazione Cinema per Roma.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Trentina, si è laureata in Storia e critica del cinema
con Giampiero Brunetta discutendo una tesi sull’estetica
cinematografica di Galvano Della Volpe
e specializzandosi in seguito a Parigi. È stata a lungo
assistente presso le cattedre di Storia del Cinema
e di Estetica dell’Università di Verona e Padova.
Negli anni ’70 ha partecipato all’avventura della
rivista bolognese Cinema & Cinema e scritto saggi
e articoli per le maggiori testate specializzate, da
Positif a Alfabeta. Come giornalista ha debuttato agli
inizi degli anni ’80 collaborando alle pagine culturali
e spettacolo di L’Arena, L’Unità, Il Manifesto.
Dal 1985 al 1988 ha diretto l’Ufficio Cinema del
Comune di Modena, organizzando l’attività di tre
sale, vari eventi, rassegne e una scuola di cinema.
Autrice di molti saggi e volumi, tra cui Alain Tanner
per Il Castoro, Il cinema di Antonio Pietrangeli
per le edizioni Marsilio Lamerica (con Gianni
Amelio) per Einaudi, ed il libro Caro diario è stata
anche membro della commissione di selezione
della Settimana della Critica di Venezia. La sua retrospettiva
20 Italian Leading Ladies è stata presentata
in tutto il mondo. Dirige Ciak - di cui è stata
inviato speciale - dal gennaio del ‘97. Collabora
al settimanale Panorama. È blogger per l’Huffington
Post Italia. Cura tutte le edizioni della Fondazione
Lelio Luttazzi. Ha fatto parte della giuria
ufficiale del Festival di Venezia nel 2001. Direttore
Artistico del Festival Internazionale del Film di
Roma dal 2008 al 2011, ha partecipato nel 2006
alla sua fondazione con Walter Veltroni e Goffredo
Bettini. Oggi è il Presidente della Fondazione
Cinema per Roma e della Festa del Cinema. Nel
2015 ha vinto il prestigioso premio per il giornalismo
Il Premiolino.
MOTIVAZIONE
Attore romano, molto amato dal pubblico italiano ed internazionale: diplomato all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico" è fondatore dell'Actor's Center di Roma. Ha confermato le sue doti mettendole sempre felicemente a disposizione di registi di cinema e di televisione.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Pierfrancesco Favino nasce a Roma nel 1969. Diplomato
all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica
Silvio D'Amico, ha poi seguito il corso di
perfezionamento diretto da Luca Ronconi. È tra i
fondatori dell'Actor's Center di Roma. Tra i film principali
che lo vedono tra i protagonisti: L'ultimo bacio
e Baciami ancora di Gabriele Muccino, Da zero
a dieci di Luciano Ligabue, El Alamein di Enzo Monteleone,
L'uomo che ama di Maria Sole Tognazzi, Le
chiavi di casa di Gianni Amelio. E inoltre: Romanzo
Criminale di Michele Placido, dove interpreta il ruolo
del Libanese, con cui vince il David di Donatello
per Attore non protagonista, La sconosciuta di
Giuseppe Tornatore, Saturno contro di Ferzan
Ozpetek, Cosa voglio di più di Silvio Soldini e La
vita facile di Lucio Pellegrini. Tra le produzioni estere:
Le cronache di Narnia: il principe Caspian di Andrew
Adamson, Miracolo a Sant'Anna di Spike
Lee, Angeli e Demoni e Rush di Ron Howard, World
War Z di Marc Forster, Marco Polo (Netflix). Nelle
ultime stagioni è stato protagonista de L'industriale
di Giuliano Montaldo, A.C.A.B. di Stefano Sollima,
Posti in piedi in paradiso di Carlo Verdone, Romanzo
di una strage di Marco Tullio Giordana, Senza nessuna
pietà di Michele Alhaique, Suburra di Stefano
Sollima, Le confessioni di Roberto Andò. Le produzioni
televisive più popolari: Gino Bartali, Pane
e libertà, Qualunque cosa succeda di Alberto Negrin,
Liberi di giocare di Francesco Miccichè, Il generale
Della Rovere di Carlo Carlei. Nella sua carriera
è stato vincitore di quattro Nastri d'argento,
tre Golden Graal, due David di Donatello, due Ciak
d'oro, due Premi internazionali Flaiano, due
Maximo award RomaFictionFest. Pierfrancesco
Favino dal 2015 è direttore de L'Oltrarno, Scuola
di formazione del mestiere dell'attore, fondata a Firenze
grazie al supporto del Teatro Nazionale della
Toscana.
MOTIVAZIONE
Attrice completa, applaudita al cinema, a teatro, in televisione: in grado di spaziare dal drammatico al comico con grande facilità. Candidata per tre volte ai David di Donatello, bella voce da mezzosoprano. E' impegnata anche molto attivamente nel sociale.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Anna Foglietta approda allo spettacolo quasi per
caso, trascinata dalle sue passioni.
Già al liceo, sceglie di seguire un corso di teatro,
opera, musica e operetta iniziando a calcare le
scene, dietro le quinte, e cantando nel coro con la
sua voce da mezzosoprano. La prima esperienza
assoluta in un ruolo sarà infatti un'operetta di
Jacques Offenbach, dai racconti di Hoffmann.
Terminato il liceo, diventa un factotum al Teatro de'
Cocci di Roma dove poi inizierà la carriera di attrice,
che la vedrà occupata in circa 20 spettacoli
teatrali. Da qui inizia un percorso che passa attraverso
la pubblicità, il teatro, la televisione ed approda
infine al cinema.
Il successo televisivo arriva con due importanti fiction
poliziesche: la prima per la RAI La Squadra in
cui rimane per quattro anni, e in seguito due stagioni
di Distretto di Polizia per Canale 5.
Il primo film per il cinema è Sfiorati di Angelo Orlando
e nel 2008 Solo un padre di Luca Lucini, apprezzato
in vari festival di cinema e nel quale recita
al fianco di Luca Argentero. Inoltre la vediamo nel
cast di 4-4-2 - Il gioco più bello del mondo dell'esordiente
Claudio Cupellini. Nello stesso anno recita
in Arrivano i mostri di Enrico Oldoini.
Con il ruolo di Eva in Nessuno mi può giudicare
di Massimiliano Bruno ottiene nel 2011 la candidatura
ai David di Donatello e ai Nastri d'Argento
dove riceve il premio come migliore attrice di
commedia. In seguito, sempre con Massimiliano
Bruno, lavora per il film Confusi e Felici. Nel 2009
vediamo Anna coinvolta anche in un'imponente
produzione americana per la regia di Anton Corbijn
al fianco di George Clooney dal titolo The
american.
Anna lavora con i Vanzina in Ex: Amici come prima
(2011) e in Mai stati uniti (2013), con Neri Parenti
in Colpi di Fulmine nel 2012. Nello stesso anno
arriva la consacrazione come migliore attrice di
commedia quando riceve il Cine Ciak d'Oro e le
Chiavi d'Oro per gli incassi. Sempre nel 2013 Anna
è la protagonista di un grande successo italiano per
la regia di Paolo Genovese Tutta colpa di Freud.
La sua bellezza e la sua verve sono state le caratteristiche
principali che le hanno permesso di condurre
con grande successo due importanti manifestazioni
legate al cinema: la serata finale del Festival
di Roma (2013) e la cerimonia di premiazione
dei David di Donatello (2014).
Ritorna in televisione con L'oro di Scampia e Ragion
di Stato di Marco Pontecorvo. Nel 2014 per
il grande schermo la vediamo protagonista nell'esordio
alla regia di Riccardo Rossi La prima volta
di mia figlia e subito dopo nel successo della stagione
Noi e la Giulia, dove Anna spicca come unica
donna in un importante cast tutto al maschile;
per questo ruolo Anna riceve la nomination ai David
di Donatello 2015 come migliore attrice non protagonista.
Anna è attualmente impegnata a teatro con una
nuova importante sfida attoriale nello spettacolo La
pazza della porta accanto, e allo stesso tempo nelle
sale nel nuovo film di Paolo Genovese Perfetti
Sconosciuti come una delle protagoniste femminili.
MOTIVAZIONE
CAttore di grandi qualità e di grande sensibilità, nel 2013 nella cornice della Berlinale viene insignito dello Shooting Star Award che lo definisce uno dei migliori dieci talenti del cinema europeo.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Nato a Roma nel 1984, entra all'Accademia Nazionale
d'Arte Drammatica Silvio d'Amico, dove
si diploma nel 2009. La sua carriera di attore comincia
nel 2006 (anche se inizia in tenera età con
il doppiaggio).
Da quel momento conquista parti – spesso da protagonista
– in varie rappresentazioni teatrali. Negli
ultimi anni collabora con Michele Monetta in
Fantasia arlecchina (2009) e con Carlo Cecchi in
Sogno di una notte di mezz'estate (2009/2010), con
cui inizia una fortunatissima collaborazione. È proprio
durante una replica di questo spettacolo che
il regista Saverio Costanzo lo nota e lo chiama per
interpretare la parte di Mattia, protagonista de La
solitudine dei numeri primi (2010). Il lungometraggio
– tratto dall'omonimo romanzo di Paolo
Giordano e presentato in concorso alla 67a Mostra
del Cinema di Venezia – gli offre la possibilità di
crescere personalmente e professionalmente, costringendolo
però ad un importante lavoro sul corpo
(Marinelli dichiarerà di essere ingrassato fino a
raggiungere i 99 kg). Con questo ruolo vince il Premio
Rivelazione Tertio Millennio Film Fest 2010 e
si impone nel panorama del cinema europeo.
Nel 2011 è di nuovo in concorso al Festival di Venezia
con L'ultimo terrestre (regia: GIPI), con la convincente
interpretazione di un transessuale, per poi
dividersi fra due set, quello di Waves (di Corrado
Maria Sassi) e quello dell'esordio di Elisa Fuksas,
Nina in concorso, nel 2012, al Festival Internazionale
del Cinema di Tokyo.
Nello stesso anno anche la RAI si accorge del suo
talento scegliendolo per affiancare Paz Vega per il
ruolo di San Giuseppe nel film-TV Maria di Giacomo
Campiotti, girato totalmente in inglese. Il suo
percorso televisivo continua nel 2014 quando gira
il film A dangerous fortune per il mercato tedesco.
Nel 2012 lo vediamo come protagonista del lungometraggio
di Paolo Virzì Tutti i santi giorni, la cui
interpretazione gli vale la candidatura come migliore
attore ai David di Donatello, e nello stesso
anno gira con Paolo Sorrentino La grande bellezza.
L'European Film Promotion, nella cornice della
Berlinale 2013, lo insignisce con l'ambito
Shooting Star Award (migliori 10 talenti del cinema
europeo) dove Luca ha avuto l'onore di rappresentare
l'Italia. Il Festival di Trieste Maremetraggio
(che ogni anno seleziona il giovane attore più promettente
del panorama italiano) nel Giugno 2013
dedica una prospettiva proprio a Luca. Nello stesso
anno è protagonista dell'opera prima di Alessandro
Lunardelli Il mondo fino in fondo presentato
al Festival di Roma.
Il 2014 è il momento di un altro esordio molto fortunato
per la regia di Gabriele Mainetti Lo chiamavano
Jeeg Robot che vale a Luca tutti i più importanti
premi e riconoscimenti italiani (David di
Donatello, Nastri d'Argento e Ciak d'Oro); a Venezia
72 invece porta da protagonista il film di Claudio
Caligari Non essere cattivo.
Nel 2015 si dedica a due partecipazioni nei film
di Andrea Molaioli Tutto per una ragazza, e accanto
a Tony Servillo in Lasciati andare di Francesco Amato.
Recentemente ha appena finito di girare il nuovo
film di Fabio Mollo Il padre d'Italia di prossima uscita
e attualmente è sul set del nuovo film dei fratelli
Taviani Una questione privata (come protagonista
assoluto), storia tratta dall'omonimo libro di Beppe
Fenoglio.
MOTIVAZIONE
La decana degli agenti cinematografici che dagli anni '60, con garbata ostinazione lavora alla costruzione di tantissime fortunate carriere coltivando la vena artistica di chi crede abbia talento: attori, attrici, sceneggiatori, registi…
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Nata respirando arte, da un padre musicista, nonni
melomani che cantavano romanze e uno zio pittore,
scelse di studiare per diventare segretaria, grazie
al francese e inglese ottimi, conoscenze che all'epoca
non erano così comuni. A vent'anni iniziò
a lavorare quasi per caso in una piccola agenzia cinematografica
che di lì a poco sarebbe diventata
la sede italiana della famosa William Morris Agency,
una delle agenzie più potenti negli USA.
Da segretaria a junior agent ad agente il passo fu
rapido e si ritrovò nuovamente immersa nell'arte,
buttandosi a capofitto nel lavoro e vivendo esperienze
straordinarie tra un viaggio e l'altro. Fu con
Carole André ad Almeria per incontrare John Huston,
e con Helmut Berger in giro per l'Europa, per
le visite alle sedi della William Morris. Le notti in
piedi ad aspettare una telefonata dagli USA per discutere
i contratti di Tomas Milian, Clint Eastwood
che arrivava a Roma per girare con Leone, Marty
Feldman che girava una commedia italiana, Kabir
Bedi che arrivava dall'India per Sandokan e tanti
altri momenti indimenticabili. Poi è arrivato il momento
dell'indipendenza, lasciata la William Morris:
un percorso lungo ed entusiasmante che prosegue
ancora oggi. Una carriera impegnativa, difficile
ed entusiasmante sorretta da un ingrediente
fondamentale: la passione.
MOTIVAZIONE
Un premio speciale voluto da Gian Luigi Rondi per ricordare Suso Cecchi d'Amico, premiando gli autori insieme all'entusiasta estimatrice sulla carta stampata di "Suso a Lele", un libro che la ricorda.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Ha studiato Filologia e Letteratura Russa all'Università di Roma, cominciando nel frattempo a collaborare
con Renato Castellani (Il Brigante - 1961)
con cui ha di nuovo collaborato, nel 1968, per la
serie TV La vita di Leonardo da Vinci, e per Verdi,
(1976). Dopo un'esperienza come agente letterario
per il cinema e la televisione per la William
Morris, ha cominciato a lavorare nell'ambito della
produzione con Lionello Santi realizzando alcune
serie TV di grande successo come La famiglia Benvenuti
(1967 – 1969), La ragazza in prestito (1970)
e Storie d'Italia di Alfredo Giannetti, quest'ultimo
con Anna Magnani, Marcello Mastroianni, Enrico
Maria Salerno e Massimo Ranieri. Sempre di
Giannetti seguono: Un paio di scarpe per tanti chilometri,
All'ombra della grande quercia, Legati da
tenera amicizia. *
Tra il 1970 e il 1974 scrive La vita
di Gramsci con la collaborazione di Suso Cecchi
d'Amico e cinque storie originali per film TV per
la serie All'interno della legge – assurdi della nostra
legislazione. Per Roberto Rossellini scrive e
produce Il Messia (1975), il documentario Concerto
per Michelangelo, e Anno uno (1974).
Ha
inoltre prodotto State buoni se potete, di Luigi
Magni, Le due vite di Mattia Pascal, di Mario Monicelli,
I soliti ignoti vent'anni dopo di Amanzio
Todini, Oci ciornie di Nikita Mikhalkov, Verona di
Mario Monicelli, Caccia alla vedova di Giorgio
Ferrara, L'Amico Magico – Nino Rota di Mario
Monicelli, Il nodo alla cravatta di Alessandro di
Robilant, Il naso docufilm sulla Russia, di Lina
Wertmuller, Il cielo cade, per la regia di Andrea e
Antonio Frazzi cui segue, tra gli altri, Come
Quando Fuori Piove miniserie TV per RAI 1 per la
regia di Mario Monicelli, Saremo Film in coproduzione
con RAI Cinema, di Ludovica Marineo,
Ritratto di uno sconosciuto – Marcellus, Dominicus,
Vincentius di Roberto Meddi, in coproduzione
con RAI Cinema, Tormenti – film disegnato,
di Filiberto Scarpelli, con l'Istituto Luce L'uomo
che ride– Sergio Corbucci di Goia Magrini e Roberto
Meddi.
MOTIVAZIONE
Un premio speciale voluto da Gian Luigi Rondi per ricordare Suso Cecchi d'Amico, premiando gli autori insieme all'entusiasta estimatrice sulla carta stampata di "Suso a Lele", un libro che la ricorda.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Figlio e nipote d'arte: la madre, la sceneggiatrice
Suso Cecchi d'Amico, il padre, il musicologo Fedele
d'Amico, il nonno materno, lo scrittore Emilio
Cecchi, il nonno paterno, il critico drammatico
Silvio d'Amico. Si laurea a Roma, completa la sua
formazione al Trinity College di Dublino, insegna
lingua e letteratura inglese alla Terza Università di
Roma fino al 2011, poi all'Università Suor Orsola
Benincasa di Napoli, iniziando dal 1978 la collaborazione
con La Stampa come critico letterario e
dal 1989 anche come critico drammatico. Considerato
uno dei migliori anglisti italiani, sulle orme
del nonno paterno, si specializza con molto successo
in saggi, traduzioni, sceneggiature, adattamenti
per il teatro di classici inglesi. Tra i saggi:
Oscar Wilde: il critico e le sue maschere, 1973;
Scena e parola di Shakespeare, 1974; Dieci secoli
di teatro inglese, 1981; Hemingway, 1988; Lewis
Carrol, 1990, curando tra l'altro per I Meridiani le
opere di Wilde, Swift, E.M. Foster. Tra le sceneggiature:
Romeo e Giulietta, 1967, con Zeffirelli;
Panni sporchi, 1999, con Monicelli. Fra le traduzioni,
Otello, Macbeth, Re Lear, La bisbetica domata,
Molto rumore per nulla, tutte le opere e le
lettere di Oscar Wilde, tutti i racconti di Virginia
Woolf. Fra gli adattamenti per il teatro: Come vi
piace, Il mercante di Venezia, Antonio e Cleopatra
e La dodicesima notte. È autore anche del saggio
La commedia all'italiana del 1984.
MOTIVAZIONE
Un premio speciale voluto da Gian Luigi Rondi per ricordare Suso Cecchi d'Amico, premiando gli autori insieme all'entusiasta estimatrice sulla carta stampata di "Suso a Lele", un libro che la ricorda.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Nasce a Roma nel 1948, dallo storico e critico musicale
Fedele d'Amico e della sceneggiatrice Suso
Cecchi d'Amico. Frequenta la facoltà di Filosofia
all'Università La Sapienza di Roma e dei corsi di
Scienze sociali alla University of East Anglia di Norwich.
Organizzatrice teatrale, assistente alla regia, conduttrice
radiofonica, autrice di programmi televisivi,
ha pubblicato saggi in riviste e volumi italiani
e stranieri e diversi libri sulla messinscena teatrale,
la moda e il costume. Dal 1976 a oggi ha ideato
e allestito, in Italia e all'estero, più di quaranta
mostre documentarie su temi inerenti alle arti dello
spettacolo, curandone i cataloghi, e rassegne e
retrospettive cinematografiche.
Dal 1988 ha ricoperto varie funzioni presso il Centro
Sperimentale di Cinematografia, fino a diventare
Preside della Scuola Nazionale di Cinema, carica
che ricopre ancora oggi.
Dal 1993 al 2000 è stata Presidente dell'Associazione
Europea di Scuole di Cinema e Televisione
GEECT e successivamente è stata eletta Presidente
dell'Associazione Internazionale di Scuole di Cinema
e Televisione CILECT. Ha collaborato con
Martin Scorsese, in qualità di produttore associato,
a tutte le fasi della realizzazione del documentario
sulla storia del cinema italiano My voyage
to Italy. Nel 1998 è stata Socio Fondatore della Fondazione
Théatre des Italiens, di cui è stata Presidente
fino al 2002.
Nel biennio 2005-2006 ha fatto parte della Commissione
Consultiva per la Cinematografia – Sezione
Lungometraggi. È stata Amministratore Delegato di
Rai Cinema, Direttore della Casa del Cinema di
Roma e presidente dell'Accademia Nazionale
d'Arte Drammatica Silvio d'Amico. Ha dedicato
molti anni allo studio dell'opera di Luchino Visconti,
su cui ha scritto diversi saggi e volumi e del cui Archivio
Luchino Visconti, conservato presso la Fondazione
Istituto Gramsci è attualmente responsabile
scientifico.
MOTIVAZIONE
Un premio speciale voluto da Gian Luigi Rondi per ricordare Suso Cecchi d'Amico, premiando gli autori insieme all'entusiasta estimatrice sulla carta stampata di "Suso a Lele", un libro che la ricorda.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Giornalista, scrittrice, dal gusto sicuro e dal giudizio
sempre puntuale, sostenuti da molti studi e copiose,
attente, informazioni. Gli esordi, più di trent'anni
fa sul quotidiano La Notte, quindi su Il Giorno e dal
1976 su La Repubblica appena fondata in qualità
di inviata di cronaca nera e bianca, incarico svolto
fino ad oggi. Sempre per La Repubblica, sul settimanale
Il Venerdì, cura dagli anni Novanta la rubrica
di grande successo Questioni di cuore, rispondendo
con partecipazione intelligente a delle
lettere in cui persone sempre più numerose le
espongono dubbi ed incertezze su problemi
d'amore e di sesso.
Autrice anche di libri e di saggi:
La donna immobile, 1974; Lui! visto da lei, 1978,
messo in scena da Paolo Poli, nel 2007; Vivere in
tre, 1981; Il lusso e l'autarchia. Storia dell'eleganza
italiana 1930-1944, 1982; Vizi e virtù della nostra
cucina, 1986; Valore donna. L'immagine femminile
nella banconota, con Maria Letizia Strocchi,
1991; Questioni di cuore. Amori e sentimenti degli
italiani all'ombra del Duemila, 1994; Festival e
funerali. Dai costumi ai malcostumi. Una storia italiana,
2011, Amore mio ti odio, 2014, Delle donne
non si sa niente, 2015.
Nel 2000 ha vinto il Premio
Letterario Città di Palmi.
MOTIVAZIONE
Architetto, scenografo e sceneggiatore, una penna, meglio, un pennello arguto e attento, capace anche di tenerezza infinita, quasi un marchio di moralità e di sguardo indignato sul presente.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Francesco Tullio-Altan e nato a Treviso nel settembredel 1942. Ha fatto gli studi a Bologna e ha frequentato
la facolta di Architettura a Venezia.
Nel 1970 si trasferisce a Rio de Janeiro, dove collabora
con il cinema brasiliano. Nel 1975 torna in
patria. In quello stesso anno crea Pimpa. Nel frattempo
pubblica numerosi libri di vignette, romanzi
a fumetti: Colombo, Ada, Macao, Friz Melone,
Franz, Cuori Pazzi, Zorro Bolero e la striscia Trino.
Molti di questi libri saranno pubblicati anche all'estero.
Pimpa è protagonista di 4 serie di cartoni animati
e di 4 special di 30 minuti per un totale di oltre 600
minuti di animazione.
Nel corso degli anni ha vinto numerosi premi fumettistici
e importanti riconoscimenti giornalistici.
Mostre dei suoi lavori sono state fatte in diverse
citta italiane e all'estero.
MOTIVAZIONE
Una casa editrice fondata nel 1999 a Torino, si è subito imposta nell'ambiente con una politica editoriale originale, promuovendo una serie di collane di alta qualità e aprendosi anche alla collaborazione di paesi europei. Nel 2016, cosa assai rara, il suo nome è apparso in più di una sezione del Premio Viareggio.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Nino Aragno, piemontese classe 1951, fonda a Torino
nel 1999 la casa editrice omonima seguendo
una politica editoriale originale, promuovendo una
serie di collane di alta qualità e aprendosi alla collaborazione
di paesi europei come Francia, Belgio,
Inghilterra e Germania.
Grande attenzione viene data al mondo culturale
e alla creatività italiana, senza tuttavia escludere la
pubblicazione di autori stranieri. Il catalogo comprende
attualmente 24 collane che includono titoli
editi ed inediti di letteratura, storia, filosofia e
storia dell'arte. Fra essi si distinguono ristampe anastatiche,
classici, traduzioni, testi critici e monografie,
oltre a testimonianze epistolari che offrono
al lettore un affresco esaustivo e originale della storia
culturale e intellettuale dell'Ottocento e del Novecento
italiano e francese. Le ponderose pubblicazioni
in lingua inglese testimoniano inoltre il grande
impegno culturale della casa editrice, teso ad
un recupero di più ampio respiro della cultura classica
e umanistica.
Dall'idea di un progetto cultural-editoriale che abbracciasse
anche un ambito europeo, sono nate le
collaborazioni con alcune delle più prestigiose istituzioni
culturali sia internazionali - quali il Warburg
Institute di Londra, il Collège de France, l'Istituto
di giudaistica della Freie Universität di Berlino,
l'Academia Belgica e l'Istituto Storico Belga di Roma
- sia italiane, tra cui l'Istituto Italiano per gli Studi
Filosofici di Napoli, il Centro internazionale di studi
Giovanni Pico della Mirandola di Mirandola, la
Fondazione Centro di studi storico-letterari Natalino
Sapegno di Aosta, l'Istituto Nazionale di Studi
sul Rinascimento di Firenze, il Centro di Studi
Politici Paolo Farneti di Torino, la Fondazione Luigi
Salvatorelli, la Fondazione Luigi Einaudi, la Fondazione
Giovanni Gentile per gli studi filosofici e
la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce.
Il 16 maggio 2009 la Giuria dell'undicesima edizione
del Premio Nazionale Alassio 100 libri – Un
Editore per l'Europa, ha assegnato all'unanimità il
premio all'editore Nino Aragno. Il 25 marzo
2013 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
su proposta del Ministro per i Beni e le
Attività Culturali, ha conferito all'editore Nino Aragno
la Medaglia d'oro ai Benemeriti della Cultura
e dell'Arte.
MOTIVAZIONE
Gianrico Carofiglio (Bari 1961) è autore di romanzi,
saggi e racconti. I suoi libri sono tradotti in tutto il
mondo. Ha esordito nella narrativa nel 2002 con
Testimone inconsapevole, primo dei romanzi con
l'avvocato Guido Guerrieri. Ne seguiranno altri
quattro: Ad occhi chiusi, Ragionevoli dubbi, Le perfezioni
provvisorie e La regola dell'equilibrio, tutti
disponibili anche in audiolibro. Tra i suoi romanzi:
Il passato è una terra straniera, da cui è stato tratto
il film omonimo di Daniele Vicari, Il silenzio dell'onda,
Il bordo vertiginoso delle cose e Una mutevole
verità, che introduce il personaggio del maresciallo
Fenoglio, protagonista de L'estate fredda.
Ricca anche la produzione saggistica con L'arte del
dubbio, La manomissione delle parole e Con parole
precise.
Carofiglio scrive inoltre racconti molto
amati dai suoi lettori e pubblicati nelle raccolte
Non esiste saggezza e Passeggeri notturni.
MOTIVAZIONE
Rilanciando le Edizioni di Comunità fondate nel '46 da Adriano Olivetti, si è proposto come obiettivo di arrivare anche ad un pubblico che non conosce la storia di Olivetti e del suo pensiero innovativo senza seguire necessariamente i canoni tradizionali del linguaggio editoriale.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Beniamino de' Liguori Carino, classe 1981, si laurea
in Storia contemporanea a Roma. Nel 2009,
dopo la collaborazione con il German Marshall
Fund of the United States, a Washington DC, diviene
membro del Centro Studi della Fondazione
Adriano Olivetti, della quale dal 2016 è Segretario
Generale. Dal 2010 fa parte del Comitato Consultivo
dell'Associazione Archivio Storico Olivetti,
di cui è vice Presidente.
Nel 2012 rilancia le Edizioni di Comunità, la storica
casa editrice fondata da Adriano Olivetti nel
1946, che promuove, in collaborazione con la Fondazione
Adriano Olivetti, il dialogo tra gli elementi
di modernità del pensiero olivettiano e l'attualità.
Le Edizioni di Comunità erano state fondate in un
momento di profondo turbamento morale e di grandi
speranze, per contribuire alla ripresa culturale
dell'Italia e per portare alla comprensione del tempo
un dialogo che parlasse alle persone delle loro
vocazioni e della loro responsabilità. Il progetto di
una società unita nella consapevolezza dei valori
dello spirito e di quelli della cultura sembra ancora
essere incompiuto e, oggi come allora, è urgente
che le opportunità del progresso tecnologico siano
indirizzate alla costruzione di un mondo materialmente
più realizzato e spiritualmente più elevato,
«a misura d'uomo».
MOTIVAZIONE
Protagonista della pop art italiana e della scuola di Piazza del Popolo di Roma: raffinata, seducente, colta, interessata al teatro e alla letteratura, alla pittura e al dialogo internazionale: famosa per i suoi "argenti".
Ha dimostrato una forza compositiva rara pur nella solitudine del fare arte e del ricordare. Ha esposto tele realizzate con colori industriali, oro ed alluminio, recanti scritte, simboli, e segni sovrapposti, rilavorati e cancellati.
Ha coltivato rapporti con i maggiori artisti del suo tempo, collaborando anche con poeti e scrittori.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Giosetta Fioroni nasce a Roma il 24 Dicembre 1932
da Francesca Barbanti, pittrice e marionettista, e da
Mario Fioroni, scultore.
Giosetta ha una vocazione: essere artista, pittrice.
Col tempo la sua natura eclettica la porta a ogni tipo
di sperimentazione. Unica figura femminile del movimento
La Scuola di Piazza del Popolo di cui fanno
parte Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano,
dipinge grandi immagini di volti su tela, un
ciclo poi chiamato gli Argent. Nel 1968 inaugura
Il Teatro delle Mostre (una performance al giorno)
presso la Galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis.
Compone numerosissimi libri d'artista, con i più famosi
scrittori italiani.
Espone in Europa in vari musei e gallerie private.
Nel 1993 inizia a lavorare la scultura in ceramica
presso la Bottega Gatti di Faenza. Dà vita a numerosi
cicli di opere: le Case, le Steli, i Teatrini, i
Vestiti e molto altro.
Nel 2009 Germano Celant cura una monografia storico-
biografica a lei dedicata per Skira Editore.
Nel 2013 a New York, presso The Drawing Center,
si tiene un'ampia antologica sul suo lavoro.
MOTIVAZIONE
Storico della Filosofia. Scrittore. Professore emerito presso la facoltà di Lettere e filosofia, membro del consiglio scientifico dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei, fellow della British Academy di Londra e dell'American Academy of Arts and Sciences dal 1994. Doctor honoris causa dell'École Pratique des Hautes Études (Paris - Sorbonne), Chevalier officier de l'ordre des arts et des lettres de France. Collabora con il Sole 24 Ore. Ha creato e diretto per 40 anni il Lessico Intellettuale Europeo. I suoi studi sono stati a cavallo tra il Medioevo e il mondo moderno di cui è una delle migliori espressioni possibili.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Professore ordinario di Storia della filosofia medievale,
e dal 1967 professore di Storia della filosofia
nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università
di Roma "La Sapienza". Oggi professore
emerito.
Fondatore del Gruppo di studio (dal 1964) poi Centro
di Studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche
per il Lessico Intellettuale Europeo (oggi Istituto
Lessico Intellettuale Europeo e Storia Delle Idee
– CNR) del quale è stato direttore dal 1970 al 2007.
Direttore dell'Istituto di Filosofia della Facoltà di Lettere
e Filosofia dell'Università di Roma "La Sapienza"
(1973-1985) e successivamente del Dipartimento
di Ricerche Storico-Filosofiche e Pedagogiche.
Collaboratore dal 1951 dell'Istituto dell'Enciclopedia
Italiana (Treccani), direttore della Sezione di
Storia della Filosofia e di Storia del Cristianesimo
nel Lessico Universale Italiano, membro del Comitato
Direttivo dell'Enciclopedia del Novecento,
ha fatto parte del Consiglio Scientifico dell'Istituto
(1980-2009); dal 2014 membro del Comitato d'onore dell'Istituto stesso. Direttore della V, VI, VII
e IX Appendice dell'Enciclopedia Italiana di scienze,
lettere e arti. Ha diretto l'Enciclopedia della
moda, l'Enciclopedia XXI Secolo e il Lessico del XXI
secolo.
È stato membro del Consiglio Scientifico dell'Institut
de la Langue Française. Ha insegnato come Directeur
d'Études all'École Pratique des Hautes
Études (1975-76; 1976-77 alla Ve section: Sciences
Religieuses; 1985-86 alla IVe section: Sciences Historiques
et Philologiques) e come professore alla
Sorbonne (1986-87; 1993-94). Per molti anni
membro del Bureau della Société Internationale
pour l'Étude de la Philosophie Médiévale e dal 1987
al 1992 presidente della stessa.
Membro del Consiglio Superiore per i beni culturali
e paesaggistici presso il Ministero per i Beni e
le Attività Culturali (2007-2012).
Socio nazionale dell'Accademia Nazionale dei Lincei,
socio dell'Accademia Pontaniana, dell'Istituto
Lombardo di scienze lettere e arti e dell'Accademia
delle scienze di Bologna.
Fellow della British Academy di Londra; Fellow della
American Academy of Arts and Science.
Officier de l'Ordre des arts et des lettres (République
Française, 1988).
Doctor honoris causa dell'École Pratique des Hautes
Études (Paris - Sorbonne, 1996).
Titolare della Chaire Internationale Blaise Pascal
presso il Collège de France (1998).
Medaglia d'oro ai benemeriti della scienza e cultura
(1998). Cavaliere di Gran Croce della Repubblica
Italiana (2002).
Membro del Consiglio Scientifico del Dipartimento
Identità Culturale del Consiglio Nazionale
delle Ricerche (dal 2006), e dal 2008 al 2010 Direttore
del Dipartimento.
MOTIVAZIONE
L'arte della perfezione tra vita e scultura, il difficile atto creativo, la sua passione per Dante e Samuel Beckett. Autore di opere spesso cariche di significati metaforici nella ricerca costante di possibilità espressive e formali della materia. Ha sperimentato le possibilità espressive e formali della materia e le sue interrelazioni con lo spazio e la luce - vuoti e pieni - attraverso opere spesso cariche di significati poetici e simbolici. Per lui la scultura è prodotto dalla ricerca per arrivare a soluzioni che esprimono un pensiero. Nome d'arte di Nunzio di Stefano.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Vive e lavora tra Roma e Torino. Studia all'Accademia
di Belle Arti di Roma con Toti Scialoja. Dal
1973 il suo studio è presso l'ex Pastificio Cerere,
nel quartiere San Lorenzo a Roma. L'arte di Nunzio
indaga le possibilità espressive e formali della
materia e le sue interrelazioni con spazio e luce
attraverso sculture spesso cariche di significati
metaforici. Prime mostre personali nel 1981
presso la Galleria Spatia di Bolzano e nel 1984
alla Galleria l'Attico di Roma, quest'ultima presentata
da Giuliano Briganti. La sua personale alla
galleria Annina Nosei di New York, nel 1985,
contribuisce alla diffusione internazionale del suo
linguaggio espressivo. Numerosi sono negli anni
gli appuntamenti espositivi e i riconoscimenti. Nel
1986 vince il Premio 2000 come miglior giovane
artista alla XLII Biennale di Venezia; nel 1995
ottiene una menzione d'onore per la sala personale
alla XLVI Biennale di Venezia e nello stesso
anno vince il Prize for Excellence alla Biennale di
Fujisankei, in Giappone. Le sue opere sono presenti
in collezioni permanenti pubbliche e
private, tra cui la GAM di Torino, La Galleria
Nazionale di Roma, il MAXXI di Roma, il
Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig di
Vienna, la Fondazione Maramotti di Reggio Emilia,
il Museo Biedermann a Donaueschingen.
MOTIVAZIONE
Si avvicina precocemente alla musica, ancora ventenne vince il primo Premio del Concorso Karajan, tre anni dopo debutta negli Stati Uniti dopo un trionfale concerto al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Da allora la sua attività che spazia a livello internazionale, oltre che negli Stati Uniti e in tutta Europa si consolida soprattutto in Italia.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Daniel Oren si avvicina alla musica lirica dopo
aver studiato pianoforte, violoncello, canto, armonia
e contrappunto e nel 1968 (a soli 13 anni)
si esibisce per la prima volta in pubblico in veste
di cantante per interpretare, su invito dell'autore,
i Chichester Psalms di Leonard Bernstein.
Dopo aver collaborato con Herbert von Karajan e
Franco Ferrara, ha iniziato la sua brillante carriera
internazionale nel 1975 vincendo, alla fine dell'adolescenza,
il primo premio al Karajan Competition,
tre anni dopo il suo debutto negli Stati
Uniti, dopo un concerto trionfale al Festival dei
Due mondi di Spoleto.
Da allora la sua attività è cresciuta velocemente
in Italia con la direzione musicale del Teatro dell'Opera
di Roma e successivamente del Teatro
Verdi di Trieste, Teatro San Carlo di Napoli, Genova
e Salerno.
Si esibisce regolarmente nei maggiori teatri italiani
e mantiene rapporti di collaborazione con i più
importanti teatri europei e americani: Metropolitan
di New York, Covent Garden di Londra, Staatsoper
di Vienna, Colon di Buenos Aires, Houston,
Dallas, San Francisco e Washington, Opéra de
Paris.
Nonostante la predilezione per il repertorio lirico
- in particolare per quello italiano, romantico e
verista - non interrompe la sua intensa carriera sinfonica,
che lo porta sul podio di famose orchestre
come l'Accademia di Santa Cecilia di Roma, l'Orchestra
del Maggio Musicale Fiorentino , l'Orchestra
della RAI, Berliner Philharmoniker e la radio
di Monaco, Colonia, Stoccarda, Francoforte e Berlino.
Ha diretto i cantanti più importanti della storia
della lirica come Luciano Pavarotti, Mirella Freni,
Nicolaj Ghiaurov, Ghena Dimitrova, Raina Kabaivanska,
Katia Ricciarelli, Leo Nucci, Renato
Bruson, Roberto Alagna, Giuseppe Giacomini,
Ferruccio Furlanetto, Maria Chiara, Fiorenza Cedolins,
Diana Damrau e ha collaborato con i più
grandi registi come Franco Zeffirelli, Hugo De
Ana, Michael Hampe, Lamberto Puggelli, Anthony
Minghella.
MOTIVAZIONE
Teatro e non solo: cinema, televisione, doppiaggio e anche un libro per un attore che si è formato all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico. Vince due premi Ubu per alcune delle sue migliori interpretazioni in teatro, e l'Eschilo d'oro nel 2006. Uno degli attori più talentuosi e professionali degli ultimi anni
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Attore e doppiatore, muove i primi passi nel teatro
con Luca Ronconi, con il quale collabora per
dieci anni. Diplomato all'accademia Silvio
d'Amico, si afferma sul grande schermo con Mio
fratello è figlio unico, Romanzo Criminale, Il Divo
ed Era d'estate di Fiorella Infascelli per il quale
vince il Nastro d'Argento Speciale dei 70 anni.
Vincitore del Nastro d'Argento per il doppiaggio
di Hamlet, ha prestato la voce a Lord Voldemort in
Harry Potter, a Tom Cruise in Eyes Wide Shut e a
Lionel Abelanski (Shlomo) in Train de vie. Nel
1995 vince un Premio Ubu come miglior attore
per gli spettacoli Re Lear di William Shakespeare
e Verso Peer Gynt ispirato al Peer Gynt di Henrik
Ibsen; viene nuovamente premiato nel 2001 per I
due gemelli veneziani di Carlo Goldoni.
Nel 2006 si aggiudica l'Eschilo d'Oro, conferitogli
da parte dell'INDA. Nel 2008 vince il Premio
E.T.I. Gli Olimpici del Teatro (Vicenza) come miglior
attore protagonista per Ritter, Dene, Voss di Thomas Bernhard.
Nel 2015 con Lehman Trilogy di Luca Ronconi
vince il Premio Ubu come miglior attore dell'anno.
Nel 2016 debutta alla regia con Il Prezzo
di Arthur Miller e a seguire con Ragazzi di vita di
Pier Paolo Pasolini.
Negli anni collabora con importanti musicisti
come Uri Caine, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Enrico
Rava.
MOTIVAZIONE
Cerca da sempre l'emozione nella musica, perché ritiene che la musica sia un'emozione seria e conta quel che si riesce a trasmettere: un pianista jazz di fama internazionale sempre disposto a mettersi in gioco.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Nato a Vicenza, Danilo Rea si definisce romano
perché la sua storia in musica nasce a Roma, tra le
pareti di casa sua, dove l'incanto per i vecchi vinili
di Modugno è più forte, già da piccolissimo,
di qualsiasi divertimento. La passione diventa studio
al Conservatorio di Santa Cecilia, dove si diploma
in pianoforte con il massimo dei voti e
attualmente insegna nella cattedra di jazz.
Appena maggiorenne esordisce con lo storico Trio
di Roma con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto;
parallelamente accompagna come pianista i più
importanti cantautori italiani: Mina, Gino Paoli,
Claudio Baglioni, Pino Daniele, Domenico Modugno,
Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante, Renato
Zero, Gianni Morandi e Adriano Celentano.
Il suo talento lo porta ben presto ad affermarsi
anche sulla scena internazionale e a suonare al
fianco dei più grandi nomi del jazz come Chet
Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, Bob Berg, Phil
Woods, Michael Brecker, Tony Oxley, Joe Lovano,
Gato Barbieri, Aldo Romano, Brad Mehldau,
Danilo Pérez, Michel Camilo, Luis Bacalov.
A partire dal 2000 Danilo Rea trova nella dimensione
del piano solo il modo per viaggiare dai capisaldi
del jazz, passando per le canzoni italiane,
fino alle arie d'opera.
Il suo primo lavoro da solista è
Lost in Europe
(2000); nel 2003 pubblica
Lirico. Apre il Festival di
musica lirica internazionale Festival del bel canto
con il concerto
Belcanto Improvisations. Seguono
Solo (2006) e
Introverso (2008), fino ad arrivare al
pluripremiato
A Tribute to Fabrizio de André nel
2010.
Nel 2003 è il primo jazzista ad avere un concerto
di piano solo alla sala Santa Cecilia dell'Auditorium
Parco della Musica e nel 2006 si esibisce al
Guggenheim Museum di New York. In occasione
del 60° anniversario della Collezione Peggy Guggenheim
a Venezia, portando come omaggio il recital
pianistico
Concerto per Peggy. Nel 2009 si
esibisce al Teatro La Fenice di Venezia e chiude la
68° stagione della Camerata Musicale Barese con
un concerto al Teatro Petruzzelli.
Nel 2014 Danilo firma le musiche per il film
Quando c'era Berlinguer e nel 2015 quelle per
I
bambini sanno, entrambi per la regia di Walter
Veltroni.
Il 16 ottobre 2015 esce
Something in our way,
ispirato al repertorio dei Beatles e dei Rolling Stones.
Nel 2016, attraverso il tour di Umbria Jazz in
Cina, porta i suoi concerti a Pechino, Shangai,
Qingdao e Canton.
MOTIVAZIONE
Astrofisica. Dopo il dottorato in fisica all'Università della Calabria, è Fellow e Senior Research Scientist presso lo European Southern Observatory (Monaco di Baviera), la Johns Hopkins University e lo Space Telescope Science Institute (Baltimora). Specializzata nell'astrofisica delle galassie distanti, dell'arricchimento chimico dell'universo e dei fenomeni esplosivi, vanta oltre centoventi pubblicazioni in riviste internazionali. Nel 2004 appare sulla copertina della rivista americana Time come simbolo della fuga dei cervelli europei negli Stati Uniti. Nel 2006 pubblica insieme a Mario Caligiuri un libro-denuncia sul mondo della ricerca in Italia. Rientrata in Italia insegna all'Università di Cosenza e lavora in Germania, all'Istituto Max-Planck per la Fisica Extraterrestre, nel Polo europeo di maggiore valore nel campo dell'astrofisica. Ha insegnato astrofisica alla Johns Hopkins University a Baltimora e all'Università Tecnica a Monaco di Baviera.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Dopo il dottorato in fisica presso l'Università della
Calabria, è Fellow e Senior Research Scientist
presso lo European Southern Observatory (Monaco
di Baviera), la Johns Hopkins University e lo Space
Telescope Science Institute (Baltimora). È stata
ricercatrice presso l'Asservatorio Astronomico di
Roma, posizione che ha lasciato nel 2004. Per la
sua ricerca utilizza i più potenti telescopi e satelliti
ottici, infrarossi e ultravioletti (Very Large Telescope,
Hubble Space Telescope, Spitzer Space Telescope,
Herschel, ALMA). Specializzata nell'astrofisica
delle galassie distanti, dell'arricchimento
chimico dell'universo e dei fenomeni esplosivi, vanta
oltre centottanta pubblicazioni in riviste internazionali,
in qualità di autrice o coautrice. Nel 2004
appare sulla copertina della rivista americana
Time come simbolo della fuga dei cervelli europei
negli Stati Uniti. Nel 2006 pubblica insieme a Mario
Caligiuri un libro-denuncia sul mondo della ricerca
in Italia. Ha ricevuto i premi internazionali
Pitagora (Crotone 2008), Calabria nel Mondo
(Roma 2010), Made in Calabria (Roma
2011), Prime Donne (2014), Frescobaldi (2015)
e Marco & Alberto Ippolito (2016). Per più di otto
anni ha lavorato in Germania, all'Istituto Max-
Planck per la Fisica extraterrestre, nel polo europeo
di maggiore valore nel campo dell'astrofisica.
Ha insegnato astrofisica presso la Johns Hopkins
University a Baltimora e presso l'Università Tecnica
a Monaco di Baviera. Far parte di diverse commissioni
scientifiche internazionali ed è regolarmente
invitata a conferenze internazionali. In Italia
partecipa a eventi pubblici per la divulgazione
scientifica. Alla fine del 2013 riceve la chiamata diretta
a Professore Ordinario presso il Dipartimento
di Fisica (Università della Calabria), dove lavora
attualmente.
MOTIVAZIONE
Laureata con tesi sull'archeologia classica (relatore Ranuccio Bianchi Bandinelli), perfezionatasi successivamente presso le scuole di archeologia di Roma e Atene, già medaglia d'oro dei benemeriti della Cultura, ha portato la sua enorme esperienza in giro per il mondo, non solo lavorativamente ma tenendo spesso conferenze e rappresentando l'Italia in qualità di esperto a progetti e commissioni presso l'UNESCO, l'ICOM, il Consiglio d'Europa, l'Unione Europea.
BIOGRAFIA ESSENZIALE
Laureata in Lettere presso l'Università di Firenze
con tesi in Archeologia Classica, ha poi seguito il
perfezionamento presso le Scuole Archeologiche
di Roma e Atene. Dal 1950 al 1974 ispettore e poi
direttore del settore archeologico presso l'Istituto
Centrale del Restauro di Roma, ha affiancato all'attività
in Italia la direzione di importanti restauri
all'estero, contribuendo all'applicazione all'archeologia
delle nuove metodologie conservative
elaborate da Cesare Brandi. Dal 1974 al 1991 è
ispettore centrale per l'archeologia presso il Ministero
per i Beni e le Attività Culturali. Oltre ai normali
compiti istituzionali in Italia ha curato i rapporti
tra il Ministero e le organizzazioni non
governative tra cui l'Unesco, il Consiglio d'Europa,
l'Unione Europea. È stata docente presso la
Scuola dell'Istituto Centrale del Restauro e l'ICCROM,
professore presso la Scuola di Perfezionamento
in Storia dell'Arte dell'Università di
Roma, la Facoltà di Beni Culturali dell'Università
di Palermo, la Facoltà di Beni Culturali dell'Università
di Viterbo, la Scuola di Perfezionamento in
Archeologia dell'Università di Firenze. Membro
dell'Istituto Internazionale di Studi Etruschi, dell'Istituto
Archeologico Germanico, del Consiglio
Scientifico del Centro Internazionale per i Beni
Culturali di Ravello. Medaglia d'oro dei Benemeriti
della Cultura. Per Viella ha pubblicato: Il restauro
archeologico. Storia e materiali; Conservazione
e restauro delle antichità. Profilo storico;
Etica della Conservazione e tutela del passato,
Nella fucina di Vulcano; I metalli nel mondo antico:
storia, tecnologia, conservazione; Pittura murale
nell'antichità. Storia, tecnica, conservazione;
Musivaria. Mosaico e opus sectile in età antica: storia,
tecniche, conservazione. Per Magna Grecia ha
curato, con E. Lissi Caronna e C. Sabbione, i Pinakes di Locri, in quindici volumi (1994-2009).